Letteratura

Sentire con le mani per creare e comunicare

La conoscenza nasce dal corpo e dalle relazioni che costruiamo con l’ambiente che ci circonda.

Aristotele afferma che l’amore per le sensazioni alimenta negli uomini il desiderio di sapere e permette loro di cogliere, di sentire le infinite sfumature del reale e di sublimarle in arte e scienza, grazie alla capacità di ricordare, immaginare, di astrarre, di creare e comunicare… La scienza (ed in particolare le recenti acquisizioni nell’ambito della ricerca del meccanismo dei neuroni specchio) oggi conferma queste intuizioni …

Nel verbo “sentire” dunque i confini tra i sensi sfumano fino ad annullarsi: sentiamo attraverso l’udito, attraverso il gusto, attraverso l’olfatto, attraverso le mani … Gesti, intrecci sensoriali ed emozionali, su cui fin dall’Antichità poeti, filosofi, artisti, scienziati hanno riflettuto, lasciandoci in eredità opere di struggente bellezza.

Perdersi nelle loro riflessioni è scoprire noi stessi e le radici della nostra umanità, perché la lingua, l’arte, la musica nascono dal nostro corpo che entra in relazione con l’altro da sé

Le mani ci possono guidare nei misteri più profondi della nostra lingua, di un opera letteraria, di una poesia, di una composizione musicale?

Il laboratorio si propone di esplorare questo interrogativo alla luce della scienza ed attraverso esperienze sensoriali concrete (manipolazione di materiali, disegno di forme, giochi ritmici,  analisi  sensoriale’ di alcuni  testi poetici …)   per  trovare quel gesto originario profondo, grazie al quale costruiamo relazioni interpersonali per comunicare e conoscere.

Il laboratorio è dinamico e flessibile: può articolarsi in uno o più incontri di due ore ciascuno in base agli interessi e alle esigenze.

Laboratorio a cura di Elena Pessot

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