Dialoghi

Educare alla complessità

Stiamo vivendo cambiamenti epocali senza avere il tempo di capire che cosa stia succedendo. Le esigenze profonde dell’uomo sono poste in secondo piano rispetto alle esigenze dell’economia: la quantità s’impone sulla qualità, la velocità sulla lentezza, la settorializzazione della conoscenza sulla sua unità. Tutto questo ci chiude in un individualismo disumano, corrode ad ogni livello il senso di responsabilità, alimenta egoismi e diseguaglianze, annulla la volontà, consuma le democrazie, rompe l’equilibrio uomo-natura; sempre più incapaci di un uno sguardo unitario, temiamo l’incertezza, l’imprevisto, il diverso…

Sono urgenti dunque scelte educative forti, che mirino a formare l’uomo nella sua unità e nella sua complessità, alimentandone immaginazione, creatività, senso critico, sviluppandone la riflessione sulla conoscenza e sulle sue dinamiche, lo sguardo interiore e la compassione, nel suo significato più profondo di compartecipazione al destino dell’umanità. E’ altresì necessario sviluppare un’ educazione fondata su come il nostro cervello apprende.

I Dialoghi” prendono vita a poco a poco tra le pieghe di diversi progetti educativi e culturali della Fondazione . Dal 2018 essi vivono di vita propria, diventando un’importante appuntamento culturale per la città di Conegliano ed il suo territorio, che ogni anno coinvolge migliaia di ragazzi delle scuole e registra sempre una grande affluenza di pubblico.

Fin dall’inizio hanno fatto proprio il nostro impegno grandi personalità del mondo della cultura e della scienza (Nuccio Ordine, Francesco Sabatini, Marina Cobal, Costantino D’Orazio etc ) e Istituzioni scientifiche di grande prestigio (Cern di Ginevra, Accademia della Crusca, Scuola S.Anna di Pisa|Istituto di Biorobotica, Università di Venezia)

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